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L’abbazia di San Martino in Campo si trova nel comune di Capraia e Limite, in provincia di Firenze pur rimanendo legata alla diocesi di Pistoia. È situata al margine del bosco, poco distante dal crinale del Montalbano, ma abbastanza vicina al borgo di Artimino, nel comune di Carmignano, e all'Arno.
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Lavori di restauro

IL PROGETTO

Sono conclusi i lavori di restauro alla Chiesa, alla parte centrale del convento, all´appartamento sul chiostro.

Il progetto di restauro è stato curato dallo Studio di Architettura di Poggio a Caiano dell’ arch. Alessio Alessi, e approvato dalla Soprintendenza competente è stato sviluppato con le seguenti fasi principali:

I) Consolidamento strutturale delle fondamenta e rifacimento dei tetti.

II) Restauro e messa a norma degli impianti tecnologici e adeguamenti interni.

E´ rimasto da fare il lato est del convento per completare il restauro di tutto il complesso e recuperare altre 5 camere per altri 10 posti letto.

Il costo preventivato per a conclusione dei lavori è di 250.000 €.

RELAZIONE TECNICA

OGGETTO: Consolidamento e risanamento conservativo con modifiche interne dell’abbazzia di san martino in Campo, comune di Limite e Capraia.
Proprietà: Curia Arcivescovile di Pistoia

Con l’intervento in oggetto si propone il consolidamento e risanamento dell’intero complesso dell’ abbazia, nonché, con alcune piccole modifiche interne, la razionalizzazione dell’ attuale foresteria per il ritiro spirituale dei fedeli e per le riunioni per le catechesi.
 In particolare, per quanto riguarda il consolidamento e risanamento conservativo, come si evince dalla realizzazione geologica, si rende necessario eseguire un sistema di drenaggio, a monte del complesso, che insieme ad uno scannafosso, lungo i lati dell’edificio annesso alla chiesa, possano evitare l’aumento di volume del terreno argilloso sottostante al contatto con l’acqua, e quindi evitare quei fenomeni di contrazione e rigonfiamento che provocano lesioni importanti a tutto il complesso.
 Questi interventi dovranno essere integrati con la realizzazione di una serie di micropali che, superando lo strato argilloso e andando a raggiungere lo strato di terreno più consistente, andranno a consolidare le fondazioni. I micropali dovranno raggiungere una profondità variabile tra i 10 e i 13 metri dal piano di campagna, e saranno eseguiti mediante trivellazione con asportazioni di terreno; avranno diametro variabile dai 10 ai 25 cm con armatura metallica e malta cementizia ad alto dosaggio di cemento con l’aggiunta di additivi.

Per consolidare al meglio le parti danneggiate, con lesioni passanti, sarà necessario formare un sistema di catene che insieme a quelle a quelle esistenti possano garantire un aumento della rigidità della struttura in elevazione. 
Con le modifiche interne, si propone la razionalizzazione della foresteria esistente; a tal scopo sono previste una serie di camere doppie o singole con annessi servizi e alcune provviste anche di angolo cottura, da realizzarsi mediante la costruzione di poche tramezzature in mattoni forati e taglio a forza nelle murature esistenti di cinque porte interne ed una esterna. 
In un locale è previsto il consolidamento di un soppalco precario esistente, accessibile mediante una scala di legno.
 Al piano terreno, nei locali della cucina, si prevede la demolizione di un muro in mattoni forati e il ripristino dell’antico caminetto.
 Gli infissi saranno in legno di castagno e riprenderanno il tipo e le forme di quegli esistenti.
 I pavimenti saranno in cotto, mentre l’intonaco per gli interni sarà finito al civile o a grassello; i rivestimenti dei servizi saranno in ceramica nelle varie dimensioni per un’altezza di due metri. La finitura esterna sarà in intonaco finito al civile. Le tinteggiature in colori chiari del tipo in calce patinati. 
Tutti gli impianti tecnologici: impianto di riscaldamento, impianto elettrico e idrosanitario saranno eseguiti secondo le norme vigenti di sicurezza e saranno inoltrati alla competente amministrazione comunale prima del rilascio dell’autorizzazione all’intervento.

AIUTACI A COMPLETARE IL RESTAURO DI TUTTO IL COMPLESSO DI SAN MARTINO IN CAMPO